Filtri erogatori – tutto ciò che è bene sapere

L’intasamento dei filtri è alla base di tanti dei problemi di erogazione. Entriamo nel dettaglio per capire quali sono le cause e come reagire, cosa si può fare e cosa è invece da evitare. 

Perché sono così importanti i filtri degli erogatori?

Il prodotto stoccato nei serbatoi interrati delle stazioni di servizio contiene sempre una certa quantità di impurità che se fossero immesse nei motori dei mezzi riforniti li danneggerebbe. Anche gli erogatori contengono apparecchiature di precisione che si danneggerebbero se venissero attraversate da prodotto sporco. È quindi di fondamentale importanza filtrare il prodotto prima che questo attraversi gli organi sensibili degli erogatori e ovviamente dei mezzi in rifornimento. Gli erogatori sono costruiti con sistemi di filtraggio diversi ma contengono sempre dei filtri a monte degli organi sensibili.

Essenziali ma anche causa di tanti problemi

I filtri dunque sono essenziali per proteggere di organi meccanici e tuttavia sono anche causa di frequenti problemi. Tutti i gestori devono affrontare i disservizi legati alla saturazione dei filtri; quando i filtri sono intasati il prodotto fatica ad attraversali con il risultato che l’erogatore diventa rumoroso perché lavora sotto sforzo. Il flusso dalla pistola si riduce progressivamente e si allunga il tempo di erogazione con conseguente disappunto dei clienti. Un altro disservizio è causato dalla mancata interruzione dell’erogazione al raggiungimento del pieno. Il meccanismo di interruzione automatico dell’erogazione infatti funziona male se il flusso è ridotto e la pistola non scatta al pieno. Il risultato è che l’erogazione continua e il prodotto fuoriesce dal serbatoio ormai pieno causando un pericoloso sversamento sul piazzale e l’immancabile lamentela dei clienti

Non fate questo errore

Quando la situazione diventa insostenibile alcuni gestori ricorrono all’espediente di bucare i filtri. Smontano il filtro e praticano dei fori nel materiale filtrante interno. In questo modo il flusso riprende perché l’ostacolo viene sostanzialmente rimosso. Questa pratica è tuttavia da sconsigliarsi assolutamente perché lacerando il filtro internamente se ne causa la disgregazione e pezzi di filtro andranno direttamente nel misuratore dell’erogatore. Il rischio di danneggiare il misuratore (organo complesso e costoso) è concreto; inoltre ovviamente si eroga ai clienti del prodotto sporco.

Prevenire! … prima che sia troppo tardi

Per non trovarsi nelle condizioni di avere clienti insoddisfatti e, nel peggiore dei casi, di non riuscire ad erogare, è necessario affrontare correttamente la gestione della filtrazione e della qualità del prodotto. Non dimentichiamo infatti che i filtri non fanno altro che ripulire il prodotto, se si intasano troppo in fretta la causa è probabilmente nel prodotto. Per non incorrere in problemi, bisogna installare i filtri giusti e tenere sotto controllo la qualità del prodotto; vediamo come.

Benzina e gasolio richiedono filtri diversi

La filtrazione deve essere diversa a seconda del prodotto che viene filtrato e dell’impurità che si deve fermare. In generale si deve distinguere tra benzine e gasoli. La benzina ha proprietà meno lubrificanti del gasolio e richiede una filtrazione più spinta, perché particelle anche solo microscopiche possono danneggiare gli organi meccanici poco lubrificati. Peraltro, la benzina è un prodotto abbastanza “pulito” in cui sono presenti poche impurità e quindi con minor rischio di intasamento dei filtri. I costruttori degli erogatori fanno scelte costruttive diverse installando filtri che vanno dai 12 agli 80 micron (dove il numero rappresenta la massima dimensione della particella che il filtro lascia passare) a seconda delle tolleranze costruttive utilizzate. Dal punto di vista manutentivo un filtro da 12 micron è più critico di uno da 80 micron perché trattiene molte più particelle e quindi tende a saturarsi più velocemente. Un altro parametro importante è la dimensione del filtro: un filtro piccolo si “riempirà” prima di uno grande perché è in grado di accumulare una minor quantità di impurità prima di saturarsi. La scelta dei tipo di filtro è tuttavia una scelta costruttiva, l’utilizzatore dell’erogatore deve attenersi alle prescrizioni del costruttore e installare i filtri previsti dal manuale dell’erogatore.

I filtri per il gasolio

Nel caso del gasolio i parametri di cui tener conto sono leggermente diversi. Si tratta di un prodotto più lubrificante per cui sono ammesse filtrazioni più blande; in genere i costruttori prevedono una filtrazione tra i 30 e i 90 micron. Per contro il gasolio è normalmente molto ricco di impurità di vario genere che possono rendere molto critica la filtrazione.

Per finire la cosa più importante: lavorare in sicurezza

Con trattamenti preventivi del gasolio in cisterna e sostituendo i filtri alle prime avvisaglie dei sintomi ad essi legati, i problemi di erogazione sono gestibili e prevenibili. Tuttavia, possono sempre capitare le situazioni di emergenza e molti gestori, pur di mantenere il servizio, si trovano nella condizione di cambiare personalmente i filtri, senza poter aspettare l’intervento della manutenzione. La sostituzione dei filtri è un’operazione abbastanza semplice ma deve essere eseguita seguendo alcuni importanti accorgimenti. Innanzitutto, come visto, i filtri non sono tutti uguali ed occorre installare quelli corretti. Inoltre, devono essere prese alcune fondamentali misure di sicurezza:

1.    Deve essere tolta l’alimentazione elettrica all’erogatore abbassando il corrispondente interruttore nel QE. Per essere sicuri di esserci riusciti, basta fare una prova di erogazione e verificare che i motori non partano. Questa misura è fondamentale, non tanto per il rischio di folgorazione, sempre possibile, ma soprattutto perché operando sul filtro avrete le mani molto vicine alla puleggia del motore. Se un utente sollevasse la pistola dal lato opposto o se selezionasse l’erogatore dalla colonnina self-service facendo partire il ciclo di automatico di prova dell’anti spandimento, i motori si avvierebbero e le vostre dita sarebbero in gravissimo pericolo.

2.    Recintare l’area di lavoro. Per sostituire il filtro sarete in posizione raccolta davanti all’erogatore, proprio sulla corsia di transito. Il guidatore di un’auto in arrivo avrà difficoltà a vedervi ed il rischio di investimento è tutt’altro che remoto.

3.    Raccogliere il prodotto versato. Occorre munirsi di un recipiente che possa essere introdotto sotto il filtro in modo da raccogliere il prodotto che inevitabilmente uscirà durante l’operazione. Se non viene raccolto, il prodotto cadrà sotto l’erogatore bagnando la sabbia con cui è riempito il pozzetto sottostante; una volta versato, non potrete più recuperarlo ed avrete intriso la sabbia di prodotto infiammabile.